Renato Pallavicini, folle neonazista che da anni farnetica pubblicamente, lodando i feroci dittatori del passato ed istigando all’odio razziale, lavora come professore di filosofia in un celebre Liceo Classico di Torino. Oggi apprendiamo che ha minacciato di fare una strage nella sinagoga della sua città, ma Pallavicini non è nuovo ad esternazioni da psicotico criminale. Perchè siede ancora in cattedra?
Giovanni Scattone, condannato per aver ucciso, all’interno dell’Università in cui era assistente, la giovane studentessa Marta Russo, oggi è un insegnante. Poco importa, secondo me, che abbia fatto una supplenza nello stesso liceo frequentato un tempo dalla sua vittima. Ciò che, a mio parere, è inconcepibile è che Scattone possa insegnare. Un uomo che ha scontato il proprio debito con la giustizia deve essere reinserito nel mondo del lavoro, ma una professione così delicata come l’insegnamento dovrebbe essere preclusa a chi è stato condannato per omicidio. A maggior ragione quando il crimine è stato commesso all’interno di una scuola!
La formazione scolastica dei giovani dovrebbe essere affidata esclusivamente a persone preparate, equilibrate ed incensurate.